Che cosa vedi in questa foto?
Chi sottovaluta le potenzialità dei posti come quello rappresentato in foto, ci vedrà una semplice bottega da Barbiere. Una di quelle botteghe del passato in cui gli uomini dedicavano del tempo a sé stessi.

Invece no, non è solo questo.

Per gli uomini il Barbiere non è solo un posto dove tagliare i capelli, ma un porto sicuro. La bottega del Barbiere è il posto in cui si può essere sé stessi, ci si può raccontare.

Per gli uomini, andare dal Barbiere rappresenta un rituale e ogni volta è come vivere una nuova esperienza, soprattutto se il locale è lo stesso di sempre e anche se il Barbiere è lo stesso da anni.

Torniamo per un attimo all’immagine iniziale.

Io la guardo e mi sembra di essere in quella bottega. Mi sembra di non vedere un’immagine piatta spalmata su uno schermo. Mi sembra, piuttosto, di essere lì e credo anche di percepirne gli odori e il ronzio da chiacchierata che fa da sottofondo.
Mi sembra di essere in una di quelle giornate in cui, da bambino, trascorrevo il sabato pomeriggio dal Barbiere con il mio papà.
Ogni sabato, alla stessa ora, incontravamo lo stesso gruppo di uomini, come se fosse un appuntamento già deciso.

Ricordo chiaramente il saluto del garzone che ci dava il benvenuto ogni volta che quella porta si apriva.
“Ciao ragazzo, come va?” mi diceva, facendo sentire speciale anche me.

La bottega del Barbiere rappresentava un’opportunità. Un’opportunità di confronto e condivisione, oltre che un momento per staccare dalla routine quotidiana.

Ricordo il susseguirsi di discorsi infiniti e che abbracciavano più argomenti: si parlava di politica, poi sport, di musica e di notizie dal mondo e dal nostro piccolo comune.

Si parlava anche di donne però e, molte volte, si parlava di salute.
Le conversazioni sulla salute erano lunghe e approfondite. Gli uomini spesso riferivano i consigli dei loro dottori: togliere il sale dalla dieta, mangiare meno cibo fritto, smettere di fumare o ridurre lo stress.

Si parlava molto di pressione alta dal barbiere. Questo perché il 30% degli uomini ne soffriva.

Gino, il maestro barbiere una volta mi disse, “Ehi Enzo, sai, molti uomini si fidano più dei loro barbieri che dei loro dottori?”

Questo mi ha scioccato, all’inizio, ma non così tanto se ci pensate.
Gli uomini sono abitudinari e vanno dallo stesso Barbiere in media per 12 anni e ci vanno circa 1 o 2 volte al mese.

Non ti fidi del tuo Barbiere solo per il tuo look e il tuo stile, ma ti fidi di lui anche per raccontargli della tua vita, di ciò che ti rende sereno e di quello che invece non ti fa dormire la notte.
È come se tu sapessi che i discorsi fatti in quel salone è lì che restano, custoditi gelosamente perché nessun altro sappia.

Gino, come molti Barbieri, era molto più di un semplice artista, lui era un uomo d’affari e un confidente. Era un vero leader e un forte sostenitore del benessere della sua comunità.

La prima volta che sono entrato nel suo negozio lui non stava semplicemente tagliando i capelli. Stava anche organizzando una campagna di iscrizione alle liste elettorali per dar voce ai suoi clienti e alla sua comunità.
In un’altra occasione il maestro Gino stava consigliando ad un suo cliente di acquistare una casa che un altro suo cliente aveva appena ereditato.

Gino era un Barbiere e un Barbiere fa da ponte tra le persone.

Nella sua Barberia riusciva a creare connessioni tra la gente del paese.

Per questo tipo di attivismo nella comunità che caratterizzava i Barbieri come Gino, le botteghe venivano chiamate anche “dimore”, il cui senso era quello di soggiorno, permanenza, sosta, fermata, pausa, luogo di scambio.

Ancora oggi, quando sei dal Barbiere sei nel tuo territorio e sei tra amici che condividono la tua storia, la tua lotta e i tuoi successi.

Il negozio del Barbiere è tutt’oggi luogo di connessioni, di lealtà e fiducia.

Allora, cosa vedi in quell’immagine?
Cosa rappresenta per te il salone di un Barbiere?

Se sei arrivato fin qui nella lettura, immagino tu abbia fatto un viaggio con la mente nella Barberia di Gino. Credo di aver fatto riaffiorare nella tua mente ricordi simili a quelli che ti ho presentato.
Penso di averti fatto rivivere l’emozione per la quale ti sei innamorato di questo meraviglioso mestiere.

Andare dal Barbiere è ogni volta un’esperienza.
Ho voluto raccontarti la storia di Gino concentrando nelle mie parole tutto il bello che questa esperienza regala.

Quindi, caro Barbiere, smettila di sentirti stanco, non motivato, annoiato, stufo di aprire quella saracinesca nello stesso modo ogni mattina e ricerca dentro di te quella forza, quell’amore, quella passione che ogni giorno i tuoi clienti si aspettano da te.

Non dimenticarti mai che sei il punto di riferimento per molte persone.

Io nella Barberia in foto vedo tante opportunità!
I tuoi clienti vedono opportunità in te ed è tuo dovere morale offrirgliele!

 

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